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Il Papa: favorevole alle unioni civili per le coppie omosessuali

Nel corso del Festival di Roma, tenutosi alla fine del mese di ottobre 2020, è stato presentato il documentario dal titolo “Francesco”, nel corso del quale il pontefice ha spiegato la sua posizione nei confronti del matrimonio delle coppie LGBT. Spinto da una lettera di una coppia omosessuale, nella quale la coppia esprimeva il dispiacere per non poter portare i figli in parrocchia, il Papa ha dichiarato: “le persone omosessuali hanno il diritto di essere una famiglia. Sono figli di Dio e hanno il diritto a una famiglia. [….] Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili. In questo modo sono coperti legalmente”. A Juan Carlos Cruz, vittima e attivista contro gli abusi sessuali, presente al Festival di Roma, il Papa ha detto: “Juan, è Dio che ti ha fatto gay e comunque ti ama. Dio ti ama e anche il Papa poi ti ama”. Il mese scorso inoltre, ai genitori della “Tenda di Gionata”, associazione di cristiani al fianco degli LGBT, Papa Francesco avrebbe detto: “Il Papa ama i vostri figli così come sono perché sono figli di Dio”. 

L’apertura del Papa nei confronti dei mondi LGBT ha destato non poche perplessità. Nella Parola di Dio è esplicitamente affermato che l’essere umano è stato creato come “uomo” o “donna”, e che l’unione coniugale è tra questi due. Il cardinale Müller ha espresso il proprio disappunto dicendo: “Io sono leale al Papa, ma non è al di sopra della Parola di Dio. Tutto questo – continua il cardinale – ha creato grande confusione. Ho ricevuto centinaia di chiamate, i fedeli sono completamente smarriti: che cosa voleva dire il Papa? Possibile? Perché non si esprime chiaramente?”. Alle controversie sul fatto che il Papa non abbia parlato di matrimonio, ma abbia detto che ci vorrebbe un riconoscimento giuridico per le coppie omosessuali, le cosiddette unioni civili, il cardinale ha risposto: “E qual è la differenza, in fondo? In molti Stati le cosiddette unioni sono state soltanto la premessa del riconoscimento dei matrimoni gay. Per questo tanti fedeli sono disturbati, pensano che queste parole sarebbero solo il primo passo verso una giustificazione delle unioni omosessuali”.

Non è omofobia ciò che motiva le polemiche: che tutti gli esseri viventi siano creature di Dio e amate da Dio è indiscusso. Ciò che desta preoccupazione è l’assenza di coerenza con la verità della Parola di Dio, cosa che, invece, ci si sarebbe attesa da una figura come quella del pontefice. Legittimare le unioni civili degli LGBT, ammettere che l’unione tra gli omosessuali sia un comportamento lecito e approvato da Dio, dichiarare persino che sia Dio a creare l’uomo gay, equivale a distorcere profondamente il messaggio cristiano. Dio ama tutti i suoi Figli, li ha creati uomo e donna, e benedice l’unione tra l’uomo e la donna. Infatti, solo uomo e donna sono, insieme, in grado di procreare. A dispetto di ogni speculazione e falsa illazione, due uomini e due donne non possono e non potranno mai dare origine alla vita. Diverse indagini dimostrano come alla base dell’omosessualità ci sia un background psicologico favorevole, come l’assenza di una delle due figure genitoriali e l’identificazione nel genitore dell’altro sesso. Probabilmente, indagare sulle cause psicologiche alla base e guidare queste persone verso la consapevolezza della vera identità che Dio ha dato loro, potrebbe essere più utile del legittimare le unioni civili per le coppie LGBT. Da lì, infatti, il passo alla legittimazione delle adozioni sarebbe veramente breve, con tutte le conseguenze psicologiche (e non) che questo comporterebbe nei bambini. 

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Articolo scritto il 30/10/2020 da Cannarella Rossella