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Fabri Fibra: tra simboli massonici e occultismo

Fabri Fibra, noto rapper e produttore discografico italiano, non sfugge alla triste piaga che oramai affligge tutto il mondo della musica. Gli illuminati, setta occulta che da anni si serve di messaggi subliminali per abituare le nuove generazioni al mondo dell’occulto e ai simboli del Nuovo Ordine Mondiale, lo hanno arruolato nella schiera di musicisti che, in cambio di successo e denaro, si prestano a riempire le loro canzoni e i loro video di messaggi massonici ed esoterici.

Nel suo video “Pronti, partenza, via!” sfoggia un abbigliamento ricco di simboli occulti e satanici, come il pentalfa (stella a cinque punte); il simbolo dell’infinito sormontato da una croce di Loena (la croce patriarcale, logo della chiesa di satana fondata da Anton LaVey e che appare nella satanic bible di Lavey sopra i nove comandamenti satanici); il triangolo con una sorta di occhio interno; la sigla LCF, che sta per lucifero; il numero 666; il gufo (simbolo molto amato dagli illuminati, poiché rappresenta la dea Atena, dea della sapienza e la cui statua si trova nelle logge massoniche. Il gufo può inoltre vedere nel buio, così come gli illuminati possono vedere ciò che gli altri non possono vedere); un triangolo composto con le mani, l’occhio onniveggente di Horus, divinità egizia; anche il pavimento in cui è svolto il video richiama alla massoneria, poiché si tratta del classico pavimento massonico a riquadri bianchi e neri, tipico delle logge massoniche; nel video sono poi presenti altri simboli tipici del mondo egizio, caro alla Massoneria che ne riprende spesso riti e simboli.
Non soltanto, quindi, famosi cantanti americani, ma anche italiani e vicini al mondo dei giovani sono sempre più propensi a vendere la propria immagine al mondo dell’occulto, per cercare di riempire col successo quel vuoto esistenziale che spesso li attanaglia. Ai cristiani e a tutti coloro i quali desiderano che le tenebre che circondano queste sette non si diffondano fino a colpire altri innocenti, non rimane che denunciare al mondo “le opere infruttuose delle tenebre (Ef 5:11)”, avvisando i giovani del pericolo che corrono donando la loro fede, la loro lode, il loro cuore a simili miti del mondo dello spettacolo, senza sapere che si prestano ad essere emissari del mondo occulto.
La vera luce, che illumina il mondo lì dove ancora si conserva la pace e la speranza, che contrasta col mondo delle tenebre e che è l’ unico rimedio affinchè il male, la sofferenza, i vuoti dell’anima possano cessare, è quella di Cristo.
“E il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità (Efesini 5:8)”

Articolo scritto il 25/09/2014 da Notizie dal fronte