Notizie dal Fronte

Violenta e uccide la figlia di cinque anni per vedere se è ancora vergine

Lama aveva solo cinque anni, quando il padre, predicatore islamico, decise di violentarla e torturarla per verificare, a detta sua, se era ancora vergine.

In Islam, però, uccidere una figlia femmina non è un reato grave (parliamo di un Paese dove la pena di morte è in vigore e ancora molto usata), così nel 2013 Fayan al-Ghamdi fu rimesso in libertà, dopo aver pagato una multa.

La bambina è morta per aver subito lesioni multiple (fra cui cranio schiacciato, schiena, costole e braccia rotte) e per la violenza sessuale ricevuta; come se non bastasse, Lama è stata anche bruciata.

Poche migliaia di euro pagate a una delle sue mogli come risarcimento per la perdita della figlia e tre mesi di carcere, sarebbero stati per lui una pena sufficiente, in quanto Albawaba News ha riportato tali parole, proferite dal giudice: “I soldi e il tempo che l’imputato ha servito in carcere dopo la morte di Lama sono una sufficiente punizione”. Se Lama fosse stato un maschio, la cifra sarebbe raddoppiata.

Ci sono volute molte proteste prima che l’uomo fosse condannato a scontare otto anni di carcere, pena che, in realtà, forse non sconterà mai per intero.

In Arabia Saudita i genitori sono padroni dei figli, così come i mariti delle mogli; questo episodio è soltanto un esempio delle barbarie che si consumano in una civiltà che afferma di vivere per Dio, senza avere un briciolo della scintilla divina che Egli, invece, ha donato all’umanità: l’amore.

L’uomo, lasciato a se stesso e che sceglie di allontanarsi da chi lo ha creato, inventa religioni, culture e leggi che si discostano totalmente dal messaggio di Dio e questi sono i frutti che produce.

La scelta, però, è individuale: ognuno di noi può oggi decidere di lasciarsi invadere da questo immenso amore di cui parla il cristianesimo, vivendo per esso e assaporando l’abbraccio di un Padre che ha deciso di morire per i suoi figli e di farsi lui stesso torturare affinché essi ottenessero salvezza.

Articolo scritto il 29/03/2015 da Notizie dal fronte