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Divergent: fra realtà e fantasia

Veronica Roth è una giovane scrittrice statunitense, nata nel 1988, le cui opere sono state accolte con grande entusiasmo a livello internazionale. La saga di cui è autrice è formata da tre libri: Divergent, Insurgent e Allegiant. Si tratta di veri e propri bestseller e anche i film che sono stati tratti da queste opere hanno colpito gli appassionati del genere.

Non vogliamo rivelarvi troppo sulla trama, ma vi basti sapere questo: Veronica Roth, l’autrice, è cristiana e ha affermato che la fede è stata per lei la fonte principale di ispirazione. Nel libro non si parla di Dio, ma sono descritte le avventure di Tris, che vive in una società post-futuristica che, tecnicamente, dovrebbe essere immaginaria. In realtà, però, il futuro descritto non sembra essere così tanto “fantasy”. Nell’opera, infatti, si parla di controllo mentale e di microchip iniettati per controllare la popolazione e, chi ha letto i nostri precedenti articoli, sa come la massoneria e altre sette stiano lavorando da tempo su ciò.

I personaggi di una delle fazioni in cui è divisa la società di Divergent devono imparare ad affrontare le loro paure, in appositi scenari a tema, ma ciò spesso li distrugge, causa loro incubi e sembra in parte spezzarli. Basta fare una semplice ricerca su Google per scoprire cosa sia il Progetto Monarch, come la CIA ne sia stata implicata (e probabilmente lo è ancora) e come esso sia connesso con le torture inflitte agli ebrei nei campi di concentramento.

Ai protagonisti della storia viene inserito poi un microchip che, non appena attivato, li rende degli schiavi perfettamente controllabili dalla fazione dominante (gli Eruditi, che fondano la loro vita sulla conoscenza … una fazione che si potrebbe quindi definire “illuminata” e che, guarda caso, ha per simbolo un occhio).

Come descritto nei nostri articoli precedenti, il microchip è un altro degli obiettivi che illuminati e massoneria si sono prefissati; esso dovrà essere iniettato alla popolazione mondiale, dopo essere stato pubblicizzato come qualcosa di utile e di salvifico, ma sappiamo che potrebbe avere conseguenze terribili.

Un libro, quindi, da non considerare come un semplice Fantasy, ma da cui prendere qualcosa in più …

I nostri complimenti, dunque, a Veronica, non soltanto per la bravura dimostrata, per lo stile e per la trama, ricca di colpi di scena e alquanto accattivante, ma anche per le tematiche proposte e per l’avviso che ci ha, più o meno velatamente, lanciato.

È bene, pertanto, imparare da questa storia e fare in modo che il nostro personale futuro, almeno, possa essere “divergente” da quello verso cui la nostra società si sta muovendo.

Articolo scritto il 25/03/2015 da Notizie dal fronte